Leonardo Lenchig Andres è un Designer grafico specializzato in Direzione Artistica con sede a Udine, da oltre 15 anni di lavora nel settore del design della comunicazione. La sua filosofia è la continua ricerca e sperimentazione della forma estetico/grafica, per la creazione di materiali visivi coinvolgenti e innovativi. Ha lavorato per clienti nazionali e internazionali. Dal 2013 collabora con Graphic Opera
Manifesto
Jacques Lacan diceva che “Il significato è un sasso in bocca al significante”. Nella nostra vita il significato soffoca il significante. Siamo circondati da scritte, da simboli, ci nutriamo di significanti sacrificati al significato e tuttavia non riusciamo a lasciarli andare, a trascenderli, ci aggrappiamo ad essi come unico appiglio per trovare un senso alle cose, alla vita, ai discorsi, al quotidiano, al fenomeno come al noumeno. “Può essere il linguaggio l’espressione di tutte le realtà?” si chiede Nietzsche, la Parola e il Simbolo è solo una metafora della cosa in se. Quindi tutto è "Grafica" e niente è "Grafica". La "Grafica" non è mai rappresentazione oggettiva di un concetto, ma è la trasformazione di idee individuali in prodotti percepiti attraverso la mediazione dei sensi. Questo avviene nel rapporto tra l'oggetto e il soggetto, e questo rapporto ha delle variabili non prive di casualità. In base al contesto culturale di appartenenza la percezione del prodotto/servizio varia.
Leonardo Lenchig Andres è un Designer grafico specializzato in Direzione Artistica con sede a Udine, da oltre 15 anni di lavora nel settore del design della comunicazione. La sua filosofia è la continua ricerca e sperimentazione della forma estetico/grafica, per la creazione di materiali visivi coinvolgenti e innovativi. Ha lavorato per clienti nazionali e internazionali. Dal 2013 è socio fondatore di Graphic Opera insieme a Ettore Concetti.
MANIFESTO
Jacques Lacan diceva che “Il significato è un sasso in bocca al significante”. Nella nostra vita il significato soffoca il significante. Siamo circondati da scritte, da simboli, ci nutriamo di significanti sacrificati al significato e tuttavia non riusciamo a lasciarli andare, a trascenderli, ci aggrappiamo ad essi come unico appiglio per trovare un senso alle cose, alla vita, ai discorsi, al quotidiano, al fenomeno come al noumeno. “Può essere il linguaggio l’espressione di tutte le realtà?” si chiede Nietzsche, la Parola e il Simbolo è solo una metafora della cosa in se. Quindi tutto è "Grafica" e niente è "Grafica". La "Grafica" non è mai rappresentazione oggettiva di un concetto, ma è la trasformazione di idee individuali in prodotti percepiti attraverso la mediazione dei sensi. Questo avviene nel rapporto tra l'oggetto e il soggetto, e questo rapporto ha delle variabili non prive di casualità. In base al contesto culturale di appartenenza la percezione del prodotto/servizio varia.
Leonardo Lenchig Andres